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Salerno perde uno dei pilastri della sua storia e noi della Centrale del Latte, che da novant’anni ne siamo testimoni, ci sentiamo un po’ più soli.

È mancato infatti, all’età di 71 anni, Mario Pantaleone, pasticcere tra i titolari della storica Pasticceria Pantaleone, attiva dal 1868 sul territorio e, un po’ come il latte della Centrale, tra i punti di riferimento dei cittadini salernitani.

Un’attività, quella di Pantaleone – che a breve si apprestava a festeggiare insieme al Comune di Salerno il 150esimo anniversario – che ha saputo attraversare i tempi innovandosi ma senza mai perdere di vista la tradizione.

“Mario Pantaleone è stato un affezionato cliente della Centrale del Latte, ma prima ancora un simbolo dell’arte dolciaria salernitana e campana” commenta il Direttore generale della Centrale, Giorgio Criscuolo “e una colonna portante dell’identità di Salerno: resterà per tutti noi un grande esempio”.

Tra le invenzioni di maggiore successo, ricordiamo l’inimitabile “scazzetta”, fondata nel 1920. Il nome del dolce deriva dal dialetto e sta a indicare il “galero”, il copricapo che i cardinali ricevevano dal Papa durante la cerimonia di investitura. La prelibata preparazione è a base di pan di spagna, crema, fragoline di bosco e glassa rossa. La scazzetta di Pantaleone ha conquistato tra gli altri Papa Giovanni Paolo II, Bill Clinton e la regina Margaret. La Pasticceria è inoltre specializzata nei dolci tipici delle festività religiose: non a caso un reperto d’epoca documenta che i Pantaleone erano fornitori di Casa Reale.

L’ultimo saluto al “re della pasticceria” è previsto per domani 13 dicembre,  alle ore 10:45, presso il Duomo di Salerno.

 

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